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Olismo: le origini.

Il termine “Olos” deriva dal greco e significa tutto come intero, come unità, diversamente da “pan” che significa tutto come molteplicità, insieme di parti.

L’olismo ha una visione dell’uomo come essere intero, unico, non frazionabile in parti, l’uomo è visto come un microcosmo all’interno di un macrocosmo che è l’universo e la natura di cui fa parte.

Il termine “olismo” fu coniato dal politico e filosofo sudafricano Jon Smuts nel 1926 nel suo libro “Holism and evolution”.

Egli definisce l’olismo come:

la tendenza generale della natura a raggruppare in modo organico, in ogni settore e fase della realtà, unità strutturali in complessi dotati di proprietà qualitativamente nuove rispetto alle componenti, nei quali aumenta il grado di interazione e complessità.

L’olismo dunque è un principio, o legge naturale, che presiede alla creazione di totalità, entità sempre più complesse e nuove rispetto alle precedenti; la natura tende a produrre degli interi con qualità non prevedibili dalle caratteristiche delle singole parti.  La natura, stabilendo sempre nuovi e diversi legami tra le singole parti, produce fenomeni sempre più complessi; le relazioni tra le parti, più che le parti stesse assumono fondamentale importanza per produrre nuovi fenomeni che manifestano l’evoluzione della natura tessa.

Nella natura le differenti relazioni, connessioni tra i medesimi elementi producono tutti i fenomeni, il cosmo è costituito dagli stessi atomi, sia che si tratti di una galassia o del sangue umano. Questa capacità è propria del principio olistico, un fattore insito nella natura che è responsabile dell’evoluzione e agisce nell’universo in tutti i suoi livelli, dai più semplici ai più complessi ed è responsabile dell’evoluzione naturale inorganica e organica.

Prima ha dato origine a interi di tipo fisico, poi a strutture complesse tra cui emergono la mente e le qualità spirituali dell’uomo. Generalmente materia, vita, psiche, spirito sono viste come nozioni separate, ma nell’uomo  coesistono.

C’è un elemento di libertà che cresce con il progredire dell’evoluzione, libertà di produrre forme e strutture nuove rispetto alle precedenti e questo è direttamente proporzionale alla complessità e all’azione dei principio olistico.

Inoltre Smuts afferma:

La vita e lo spirito discendono dalla materia, è attraverso salti qualitativi che si producono realtà nuove. C ‘è un salto dall’ordine chimico a quello biologico, da quello biologico a quello spirituale.

Il fattore creativo che muove la materia non può essere altro che lo spirito stesso che è dunque già presente all’interno di essa anche se poi, attraverso il processo evolutivo, questo si manifesta con una quantità e una potenza differenti. La manifestazione dello spirito è diversa in una pietra e in un uomo pur essendo lo spirito sempre presente e uguale a se stesso.

Ogni oggetto va collocato all’interno del suo campo (la sua rete di relazioni). Comprendere un oggetto è inserirlo nel suo campo per cogliere le correlazioni che intercorrono.

Le totalità più importanti sono gli organismi che sono più della somma delle parti, queste sono in relazione tra loro e si rimodellano in base alla totalità di cui fanno parte, tanto che possono essere diverse da quando sono fuori dalla totalità. L’intero influenza le parti, tra la totalità e gli elementi si instaura un’influenza reciproca.

Una totalità è composta da parti che a loro volta sono costituite da totalità più piccole (organismo – apparati – organi – tessuti – cellule –atomi -particelle subatomiche). La totalità non è una somma, ma una sintesi, o unità di parti così da renderle diverse da come sarebbero se fossero in combinazioni differenti.

La persona costituisce il massimo grado di complessità, la psiche è qualcosa di più complesso rispetto ai neuroni, è una proprietà nuova, emergente; d’altra parte psiche e corpo sono fortemente correlati, sono due aspetti diversi (interno ed esterno della stessa realtà); infine lo spirito è qualcosa in più rispetto alla psiche, abita e vivifica il sistema mente-corpo.

Lo sviluppo delle totalità è progressivo, dai corpi materiali alla sfera biologica, alle attività artistiche e spirituali umane. Dalla sintesi chimica al mondo vegetale dove le parti cooperano, al mondo animale dove oltre al carattere unitario e organizzato delle parti e alla coordinazione delle funzioni c’è l’emergenza (fattore di novità) del sistema nervoso centrale come sistema di controllo, infine nell’essere umano sono manifeste qualità spirituali come l’amore che è la più alta espressione della tendenza olistica. Nelle associazioni umane il controllo centrale diventa lo stato o l’organizzazione collettiva, emergono gli ideali o valori assoluti, fattori creativi per la costituzione del mondo spirituale: verità, bellezza, bene. Questa è la vera tendenza dell’universo. L’unità è così fondamentale che è impossibile una distinzione tra le parti e il tutto, tanto che quest’ultimo sembra essere presente in ogni parte così come le parti nel tutto.

Il metodo analitico con cui si può analizzare e scomporre ogni situazione nei suoi fattori per studiare porzioni isolate, il cosiddetto metodo ipotetico-deduttivo, è utile. Ma nel momento dell’analisi qualcosa può andare perduto, cioè la relazione tra le parti, quindi occorre sapere che non è uno studio totalmente reale ma è un’astrazione. Per questo i dati non andrebbero mai incasellati in strette conoscenze preconfezionate in modo definitivo, ma è necessario essere aperti a revisioni. La totalità è la sintesi e non la somma delle parti.

L’olismo consente di superare tutte le separazioni, compresa la scissione materia-spirito; la realtà, il vero intero, è la persona umana. Lo psichico è qualcosa in più dei semplici neuroni, lo spirito è qualcosa in più rispetto alla psiche. L’interrelazione tra materia e spirito determina la personalità.

Dunque la visione analitica non è sufficiente, ha bisogno di essere completata dalla visione d’insieme; infatti, nessuna descrizione delle parti è descrizione dell’oggetto. Il progresso della scienza richiede lo sviluppo della comprensione in entrambe le direzioni, verso il basso (le parti) e verso l’alto (il tutto).
Riduzionismo e olismo sono in un rapporto di complementarietà analogo a quello esistente tra il tutto e le parti. Il riduzionismo ha dei limiti ma ha una sua validità applicativa, d’altra parte il riferimento alla totalità è ineliminabile.
La filosofia olistica è la più recente nella sua formulazione, ma è fondata su concetti che si ritrovano nelle medicine più antiche.

La fisica quantistica e il modello olografico

La filosofia olistica esprime concetti che corrispondono esattamente alle più recenti acquisizioni di numerosi ricercatori e studiosi. In particolare ci soffermeremo sulla fisica quantistica e soprattutto sul contributo dato dal fisico David Bohm.

La fisica quantistica studia la sfera ultra piccola della realtà fisica. L’elettrone  o il protone può manifestarsi come una particella o come un’onda, questa è una caratteristica di tutte le particelle subatomiche; le più piccole unità identificabili di materia-energia (hanno entrambe le caratteristiche) sono dette quanti.
Nel 1935 il dottor Bohm espose il suo lavoro sui plasmi (gas contenenti alte densità di elettroni e ioni positivi).

Nel 1952 suppose l’esistenza di un livello subquantistico:

“Il potenziale quantistico, come la gravità, pervade tutto lo spazio ed è ugualmente potente ovunque, per cui un effetto non è la risultante di una o molte cause, ma infinite cause. Nessuna relazione tra causa-effetto è mai separata dall’universo nel suo insieme”. Per la scienza classica lo stato di un sistema nel suo insieme è la risultante della somma delle sue parti. Invece “il comportamento delle parti è organizzato dall’insieme, le particelle subquantistiche non sono cose indipendenti, ma parti di un insieme indivisibile”.

A livello subatomico si paria di “non località”. Bohm fa un esempio:

Immaginate un pesce in un acquario, non avete mai visto pesci o acquari, ma guardate attraverso due telecamere, una è posta nella parte anteriore dell’acquario e una è posta lateralmente. Sui monitor vi appaiono come due entità separate, si vedono anche le relazioni tra queste due entità, quando una si volta, l’altra compie un movimento diverso ma corrispondente, sembra che comunichino simultaneamente tra loro. A un livello più profondo della realtà, i pesci non sono due, ma uno solo, è lo stesso. E ciò che accade coi due fotoni emessi quando il positrone si disintegra

Inoltre, non c’è ordine o disordine, ma esistono livelli diversi di ordine. Quando si mette una goccia di inchiostro in un barattolo pieno di glicerina, all’interno del quale si fa ruotare un cilindro, la goccia si disperde e sparisce. Quando il cilindro viene fatto ruotare in direzione opposta la goccia si ricompone. Questo è un esempio del modo in cui l’ordine può essere manifesto (esplicito), o nascosto (implicito).

Qui ci viene suggerita la limitatezza dei sensi che possono cogliere solo il manifesto, esiste invece un altro ordine, nascosto eppure reale.

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Master Reiki Metodo Mikao Usui. Diploma Professionale Quadriennale in Naturopatia con specializzazione in Iridologia. Master in floriterapia Clinica. Abilitazione all'esercizio dell'arte ausiliaria delle professioni sanitarie di Massaggiatore ed Idroterapista. Iscritto all'albo degli Iridologi Italiani della ASSIRI. MASTER in OLISMOLOGIA presso il centro studi in Olismologia Milano. Socio fondatore del M.I.D.A.C.O. Movimento Italiano per la Diffusione dell’Approccio Clinico Olismologico. Cofondatore e presidente del CENTRO OLISTICO LO SPAZIO DELL’UOMO I.S.I.D.E. via S. Francesco 41, Bastia di Rovolon –PD-. Cofondatore di ISIDEACADEMY scuola di formazione per Operatori del Benessere. Ballerino di tango, giocatore di golf, apprendista velista...

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